La carriera fotografica di Augusto Viggiano, nato a Santa Maria Capua Vetere (CE) il 2 marzo 1938, è iniziata relativamente tardi e si è per anni affiancata a quella di dirigente bibliotecario della Biblioteca Provinciale di Matera, dove si è trasferito con la famiglia in età scolare, per poi diventare la sua unica professione quando è andato volontariamente in pensione anticipata per seguire la sua passione, la Fotografia.
La sua è una fotografia documentaria che con gli anni è diventata una testimonianza di luoghi trascurati, spesso dimenticati e poco conosciuti e di riti scomparsi o cambiati dal trascorrere del tempo.
Un’intervista ad Augusto Viggiano, pochi mesi prima della sua scomparsa, conduce in un viaggio nel tempo che ripercorre la storia dei Sassi dallo svuotamento a oggi, richiamando i ricordi e le ragioni che lo spinsero a fotografare quei luoghi.
Augusto Viggiano è venuto a mancare il 1 settembre 2020.
«Ho trascorso una vita nei Sassi a fotografarli, poi ho smesso per quel male che si chiama vecchiaia. Ma la fotografia è stato il mio unico vero amore.»
Intervista ad Augusto Viggiano (Matera, 13 luglio 2019)
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